Hai mai trovato comfort in un sacchetto di patatine quando la noia ti ha colto di sorpresa? O magari hai scelto di affogare la monotonia in una barretta di cioccolato? Se sì, non sei solo. La noia può essere un'alleata insidiosa, spingendoci a cercare sollievo nell'ultima fetta di pizza rimasta nel frigorifero o in un altro spuntino allettante.
Ma cosa si cela davvero dietro il desiderio di mangiare quando ci sentiamo annoiati?
Ricerca di comfort: Spesso, il cibo può essere visto come una fonte di conforto quando ci sentiamo bloccati nella noia. Il cibo diventa come quel vecchio amico che ci tende la mano e ci fa sentire meglio, anche se solo per un po'. È come dire al nostro cervello: "Ehi, non sei solo. C’è del cibo qui che ci farà sentire meglio".
Distrazione dalle emozioni negative: Sai, la noia non è solo una questione di noia. Può portare anche a sentimenti di disagio, scontento o insoddisfazione, solitudine, ansia. Mangiare ci aiuta ad evitare di affrontare queste emozioni scomode, offrendo un'opportunità per sfuggire temporaneamente alla sensazione di vuoto o di mancanza di interesse.
Riempire il vuoto dell’inattività: In assenza di attività significative o stimolanti, il mangiare può riempire il vuoto lasciato dalla noia. Questo può essere particolarmente vero quando si trascorrono lunghi periodi di inattività o quando mancano interessi o passioni che potrebbero occupare il tempo in modo più costruttivo. Si cerca la gratificazione e il piacere. È come se il nostro stomaco dicesse: "Ehi, non abbiamo nulla di interessante da fare, almeno possiamo mangiare qualcosa di buono, giusto?".
Rituali e abitudini: Ci sono momenti in cui mangiare diventa un rituale, hai presente? Tipo quando accendi Netflix e automaticamente ti viene voglia di qualcosa da sgranocchiare. È come se il nostro cervello associasse certe attività alla necessità di cibo, anche se non siamo davvero affamati.
Reazione agli stimoli ambientali: Accendi la televisione e comprare la pubblicità di un cibo appetitoso; apri Instagram e ti compaiono Reel di ricette, passi per la cucina e c’è il pacchetto di biscotti in bella mostra. L'ambiente circostante può influenzare significativamente il desiderio di mangiare anche quando non si è fisicamente affamati.
Cercare novità sensoriale: Provare cibi nuovi o diversi può aggiungere un po' di eccitazione e interesse in un momento di noia. È come se il nostro palato fosse alla ricerca di un po' di stimolazione, e il cibo sembra essere la soluzione più semplice e immediata.
Mangiare per noia è un fenomeno comune e complesso, influenzato da una serie di fattori psicologici, emotivi e ambientali. Ma non ti preoccupare, perché capire le radici di questo comportamento è il primo passo per affrontarlo in modo consapevole e costruttivo.
In terapia si indaga e comprende il senso di questo comportamento. Ma, la prossima volta che senti quel desiderio irresistibile di mangiare quando sei annoiata, prova a fermati un attimo e chiediti: "Cosa c'è davvero dietro questo desiderio? C'è qualcos'altro che sto cercando di evitare o di affrontare?" Essere consapevoli delle proprie emozioni e dei propri motivi può aiutarci a fare scelte più consapevoli e a sviluppare strategie alternative per gestire la noia in modo sano ed efficace.
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